Era il maggio del 1994, quando il Coordinamento nazionale delle comunità di accoglienza organizzò nella Comunità di Capodarco di Fermo, che ne era diventata la sede, un convegno di due giorni, pensato come occasione di “formazione sui temi del disagio e delle marginalità”. Il titolo di questa prima edizione, “Redattore sociale”, rimase anche nella successiva e fu scelto, qualche anno dopo, nel 2001, come nome della neonata Agenzia giornalistica. L’appuntamento divenne annuale, trasformandosi nel tempo in un modello di formazione, centrato sul dialogo tra esperti e testimoni: un invito ad ascoltare e a confrontarsi.
A ricordare il viaggio di questi anni, una mostra delle 25 copertine dei dépliant delle edizioni organizzate a Capodarco, realizzate dall’illustratore Andrea Rauch, autore della gran parte delle immagini che hanno caratterizzato la grafica dei seminari. Saranno esposte nei giorni e nella sede del seminario e Andrea Rauch sarà tra i protagonisti dell’edizione 2019, sabato 30 novembre in apertura della sessione pomeridiana. Un insieme, efficace e bello, di parole e segni che descrivono non solo la storia di questo quarto di secolo, ma anche le trasformazioni vissute dal mondo della comunicazione. Le fatiche, il disorientamento, il pensiero unico, la paura dei mondi sconosciuti, la bulimia degli spazi virtuali.
A raccontare la storia anche i volti e le parole di alcuni dei tanti tantissimi protagonisti di questi “25 anni di incontri”: nei giorni che anticipano il seminario 2019 le immagini saranno rilanciate sui social e andranno a comporre una fotogallery consultabile nel sito dedicato alla formazione.
Il programma di “Guerra e pace” (29 novembre-1 dicembre) è online sul sito dei seminari. Numeri, storie ed analisi per confrontarsi e dialogare sul tema dei conflitti sociali e della capacità di convivenza. Oltre trenta i relatori che si alterneranno alla tre giorni.
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