ROMA – “Nadia ha voluto che fossi io a celebrare il suo funerale. Mi costa molto, ma vado a Brescia volentieri e con grande riconoscenza”. A renderlo noto è padre Maurizio Patriciello, il parroco napoletano simbolo della lotta alla Terra dei Fuochi. “Ho il dovere di portarle tutto l’affetto e la gratitudine degli abitanti della Terra dei Fuochi”, dice don Patriciello, che partirà per Brescia nel pomeriggio di Ferragosto e sarà presente in chiesa dalle 10,30 alle 16,30 del 16 agosto nel giorno dei funerali di Nadia Toffa, la celebre conduttrice de Le Iene morta oggi, 13 agosto, a 40 anni.
Proprio con un servizio su “La terra dei fuochi” realizzato per Le Iene insieme a Marco Fubini, Nadia Toffa vinse “L’anello debole” nel 2014, il premio assegnato dalla Comunità di Capodarco ai cortometraggi di forte contenuto sociale. Ne "La camorra uccide anche senza le pistole", mostrava le drammatiche dimensioni di una catastrofe ambientale. Un’inchiesta dal così detto "triangolo della morte", tra Caserta e Napoli: una terra dove l'incidenza dei tumori è tripla rispetto al resto d'Italia a causa dei rifiuti tossici sversati illecitamente dalla Camorra. Per realizzarla gli autori incontrarono anche padre Patriciello che da anni si batte contro gli sversi e i roghi, oltre ad altri attivisti, esperti, alle persone malate o che hanno perso un famigliare. Seguirono inoltre il percorso delle verdure coltivate sopra le discariche, scoprendo che erano destinate alla grande distribuzione.
Nadia aveva scoperto di essere malata circa due anni fa. Ha affrontato il cancro con forza e dignità. Con il suo esempio e non perdendo mai il sorriso e la speranza, ha dato coraggio a molte persone che stanno combattendo la sua stessa battaglia. Un messaggio di amore per la vita che è stato un grande dono per tutti. La sua grinta e la sua forte personalità si riflettevano anche nel suo lavoro, nelle sue inchieste, con cui denunciava ingiustizie e cercava di smuovere le istituzioni e l’opinione pubblica: dalla ludopatia alle truffe compiute dalle farmacie ai danni del servizio sanitario nazionale, dalla prostituzione minorile allo smaltimento illegale dei rifiuti da parte della criminalità organizzata.