CAPODARCO – Tante risate, applausi e commozione hanno accompagnato la visione del film “Dafne”, nella seconda serata del Capodarco l’Altro Festival, e la sua protagonista Carolina Raspanti, che ha conquistato l’affetto e il rispetto del pubblico, raccontandosi in modo ironico e appassionato. Dopo la presentazione al Festival di Berlino, nella sezione Panorama, il film di Federico Bondi ha conquistato il Fipresci, il premio dei critici internazionali: dall’uscita nelle sale Carolina Raspanti è quindi in tour, in Italia e all’estero, per promuovere il suo film ma anche raccontare la sua vita, i traguardi raggiunti, l’esperienza di attrice. Nella consapevolezza che il suo “vero” lavoro di commessa al supermercato viene però prima di tutto.
“Il film non è improntato sulla disabilità, sulla diversità o sulla Sindrome di down. – ha spiegato Carolina intervistata dal critico Dario Zonta - Per me non esiste la diversità, perché ognuno di noi è se stesso, è unico, è diverso dall’altro ma anche simile. Diversità è una parola che nel mio vocabolario non c’è. Tutti noi sia persone, siamo esseri umani: abbiamo un cuore, delle teste, delle emozioni e quindi ognuno di noi deve crescere, migliorare e andare oltre. Questo film è un messaggio, per spronare e per stimolare, ma soprattutto per dare uno schiaffo ai pregiudizi. Uno schiaffo in pieno viso, per farci aprire gli occhi e vedere che ognuno di noi… siamo noi”.
Ha poi raccontato l’incontro con il regista e le fasi di lavorazione sul set, la libertà con cui si è potuta esprimere e costruire ogni scena, i tanti ciak e le tantissime scene girate. Nessuna troppo difficile, ha assicurato, ma certo alcune particolarmente toccanti, come la morte della madre di Dafne. Scene che riescono ancora ad emozionarla: “Ogni volta che vedo il film mi commuovo ancora adesso. – ha detto - Ma prima di commuovere il pubblico, devi commuovere te stesso”. (FOTO)
Oggi, 27 giugno, il Capodarco L’Altro Festival accoglie il Premio internazionale L’anello debole e ospita il meglio dei cortometraggi sui temi sociali giovedì 27 giugno. Torna l’appassionante “Notte dei corti”, con i 14 video finalisti dell’edizione 2019. Altissimo il livello qualitativo e ricca come sempre la varietà dei temi: si va dall’immigrazione alla disabilità, dall’inquinamento alla psichiatria, dal carcere alle discriminazioni, dalla cooperazione alla dignità nell’affrontare una malattia. Segno che il Festival sempre di più rappresenta un osservatorio privilegiato sul presente. Complessivamente sono 20 le opere finaliste che si contendono il riconoscimento: si tratta di 6 audio cortometraggi, 5 cortometraggi della realtà, 5 cortometraggi di fiction e 4 cortissimi, selezionati dalla Giuria di qualità.
E’ questa la giornata in cui la Giuria popolare esprime il proprio voto che, ponderato con quello della giuria di qualità, decreterà le opere vincitrici. Si parte alle ore 18 con l’”Aperitivo on air”, ascolto delle opere audio con gli autori, presso la Comunità di Capodarco, per proseguire dalle ore 21.15 con “La notte dei corti”, maratona-evento di proiezione di tutti i video finalisti, presentata da Andrea Pellizzari, direttore artistico del premio che intervisterà i registi e i protagonisti delle opere. Domani, 28 giugno, la premiazione delle opere vincitori della XIII edizione.
Torna lo spuntino di mezzanotte con una degustazione sempre molto attesa: i maccheroncini del Pastificio Spinosi di Campofilone, cucinati direttamente titolare Vincenzo Spinosi, pastaio per passione. Il Festival è infatti tappa del "Grand tour delle Marche", circuito esperienziale con circa 30 appuntamenti in tutta la regione.
Workshop gratuito “La radio del 2019”. Nella stessa giornata sempre alla Comunità di Capodarco di Fermo (ore 16-18) l’incontro con due grandi esperti della comunicazione radiofonica Claudio Astorri, professore della Cattolica di Milano e consulente di alcune delle maggiori emittenti italiane e Andrea Pellizzari, per parlare delle ultime tecnologie al servizio della radio. Nel corso del workshop anche una dimostrazione di Visual Radio grazie alla Axel Technology che allestirà appositamente una regia radiofonica di ultima generazione. Il workshop è organizzato nell’ambito di “No Neet” (n.2016-ADN-00323), selezionato da “Con i Bambini” nell'ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.
Il Capodarco L’Altro Festival ha il patrocinio di Comune di Fermo e Fondazione Marche Cultura-Marche Film Commission ed è organizzato con il contributo di Regione Marche, Fondazione Carifermo e Coop Alleanza 3.0, in collaborazione con Usigrai, Poliarte e Cinema Sala degli Artisti.