Scheda opera

 
 

Nessuno mi piange

Dal carcere di Padova la testimonianza di Giuliano, un racconto di assenza di legami, di un silenzio che dura da diciotto anni. Giuliano ripercorre la sua infanzia e la sua giovinezza: violenza, emarginazione, isolamento. Anche la scuola era degna di quel ghetto. Non c’è nessun volto che possa accompagnare tutta quella sofferenza, tranne il suo. Giuliano, dal carcere, non sa cosa dire quando si parla di legami: “Quando trovano un soggetto come ero io, l’affetto lo usano come un’arma, diventa una tortura..” In parallelo il racconto per immagini di due bambini in vacanza al campeggio nel 1980; immagini rubate di gesti comuni che sarebbe bello potessero appartenere a Giuliano, invece viaggiano parallele al suo racconto senza incrociarlo mai, lasciandolo ancora più solo. Il carcere spinge i detenuti a isolarsi, ma è rieducazione questa? Quando sei solo fai più fatica a rielaborare quello che ti accade. Se non hai nessuno fuori “che ti piange”, come puoi immaginare un nuovo futuro?

 

Autore: Silvia Giosmin

Durata: 12''

Ente produttore: Zalab

Tag:  Carcere, Violenza, Emarginazione

 
 

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