Capodarco l'altro festival

Dopo il terremoto ad Haiti nel 2010, migliaia di persone hanno lasciato il paese in cerca di lavoro. Per molti di loro il Brasile è diventato una meta da raggiungere. Per arrivare fanno un lungo viaggio: partono in aereo da Santo Domingo verso Quito in Ecuador. Di lì comincia la loro odissea, in un viaggio via terra, in mani a gente senza scrupoli che in cambio di denaro promette loro di accompagnarli fino nel nord del Brasile, attraversando il Perù. Arrivano al centro per rifugiati di Brasilèa, nello Stato del Acre, dove faranno richiesta del visto come rifugiati e dei documenti necessari lavorare nel sud del paese. Le condizioni del centro sono difficili. Dormono su sporchi materassi per terra e i servizi igienici sono disumani. Qui arrivano anche domenicani e senegalesi. Nonostante ciò, sono pochi quelli che si lamentano, e così s’arrangiano come possono, pregano e cantano, in attesa di poter continuare il loro viaggio della speranza. L’opera è autoprodotta e inedita.