La candelora - Juta dei Femminielli
A Napoli li chiamano femminielli per la loro spiccata natura femminile e delicata, imprigionata in un corpo maschile che non sentono proprio. Sarebbe riduttivo chiamarli semplicemente transessuali perché a Napoli i femminielli godono di uno status molto particolare. Esistono da sempre, non suscitano scandalo e non sono discriminati. Anzi, a loro si attribuiscono anche virtù particolari come quella di portare fortuna. Le mamme chiedono loro consigli per le figlie adolescenti e sono amati baby sitter. Presso il Santuario di Montevergine, vicino Napoli, il 2 febbraio di ogni anno i femminielli partecipano alla processione della Candelora, dedicata alla Madonna nera, detta Mamma Schiavona, la loro protettrice. A questi si uniscono gli omosessuali e transessuali provenienti da tutta Italia. Un modo per ribadire con forza il loro diritto alla fede. Perché proprio in questi luoghi? La leggenda racconta che qui nel 1256 due ragazzi omosessuali vennero sorpresi ad amarsi e cacciati dal paese, legati ad un albero e lasciati morire di fame. Ma la Mamma Schiavona venne a liberarli.
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