Donne che sfidano Emiri
“La mia è una storia molto semplice. Ho la patente e una macchina, ma non posso guidare, perché in Arabia Saudita alle donne è vietato mettersi al volante. Ebbene, mi sono fatta filmare mentre guidavo e ho postato il video su YouTube. E’ diventato il video più cliccato: non solo in Arabia Saudita, ma in tutto il mondo. Il giorno dopo ero in prigione”. Manal Al Sharif, un anno dopo la sua clamorosa protesta, ha dovuto lasciare l’Arabia Saudita e si sta ricostruendo una vita all’estero. Ma il suo messaggio ha in qualche modo svegliato le donne saudite e c’è una società civile in fermento. Il Golfo ha una popolazione giovane, istruita, con la più alta penetrazione di internet del mondo arabo. D’altro canto gli emiri sono ricchi, potenti e non solo reprimono ogni dissenso nei loro paesi: finanziano i movimenti islamici estremisti all’estero per “imbrigliare” le primavere arabe ma non riusciranno per sempre a comprarsi il consenso a suon di petrol-dollari. Audio trasmesso su Radiotelevisione svizzera.
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