Quel mare di uomini
Erano andati in Libia a cercar fortuna. Emigranti poverissimi venuti dall’Egitto, dal Sudan, dal Bangladesh. Durante la guerra civile, ad ondate, hanno dato corpo alla marea umana che si è infranta alla frontiera di Ras Jedir, in Tunisia, in fuga dai combattimenti e dal panico. Si sono accampati per giorni nel deserto intorno alla frontiera, in condizioni drammatiche, da girone infernale. Una catastrofe umanitaria, uno tsunami di profughi, per le organizzazioni internazionali. Il campo di Sciùscia, allestito dalle Nazioni Unite, da campo di transito è diventato presto la casa di ventimila persone che chiedono di tornare a casa. Ad aiutarli solo i tunisini, l’esercito, come centinaia di straordinari volontari: poveri che con gioia aiutano poverissimi.
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