Ortomercato: il frutto nero
Milano. Nella città che si prepara ad ospitare l’Expo c’è chi è costretto a scavalcare una recinzione per lavorare in nero. Sono gli immigrati che ogni notte entrano nell’Ortomercato, scaricano bancali per ore e ricevono 5-6 euro al giorno. Sono decine, ma per Sogemi, la società controllata dal Comune di Milano che gestisce uno dei mercati ortofrutticoli più grandi d’Europa, non esistono. Eppure basta andare in via Varsavia alle 4 del mattino per vedere decine di ragazzi eludere i controlli di una sicurezza che non c’è. E che permette al caporalato e alla criminalità organizzata di mettere le mani su uno spazio il cui giro d’affari è di 2, 5 miliardi l’anno.
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