Scheda opera

 
 

Io sono un pastore

“Io sono un pastore. Non che abbia qualcosa contro l’imprenditore agricolo, ma sulla mia carta d’identità ci voglio scritto pastore”. C’è più dell’orgoglio di categoria in questa frase pronunciata da Fortunato Ladu, pastore sardo di San Gavino, Sulcis. C’è l’identificazione in un mestiere millenario, che è un modo di stare al mondo e una forma persistente di tutela del territorio. Ma anche una risorsa economica: cinquantamila pastori, diciassette mila aziende, tre milioni di pecore, quattrocento milioni di litri di latte ovino all’anno. Un business superiore a quello di Spagna e Francia messe insieme. Tutto questo, però, rischia di scomparire sotto la pressione della grande distribuzione e dell’industria casearia. Perché se il pastore, come figura professionale, muore, muore tutta una filiera. Tutto ruota intorno al prezzo del latte: ogni litro prodotto costa al pastore circa un euro, ma dalla vendita riceve solo 60 centesimi. Parallelamente, il costo dei mangimi è salito a 35 euro al quintale. Così migliaia di aziende si indebitano, subiscono pignoramenti e falliscono.

 

Autore: Eva Giovannini

Durata: 8' 18''

Ente produttore: Rai Due

Trasmesso su: Annozero

Tag:  Crisi, Disoccupazione, Lavoro

 
 

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