Al via il Perugia social film festival. In giuria detenuti e richiedenti asilo

PERUGIA – Sessanta film, 52 Paesi, un denominatore comune: “Differente, non indifferente”. È questo lo slogan e il tema dell'edizione 2018 del Perugia Social Film Festival, che si aprirà il 20 settembre per chiudersi l'ultimo giorno del mese. Undici giorni di proiezioni, con 8 anteprime italiane, per raccontare il sociale attraverso lo sguardo del cinema, nelle quattro sale del centro storico di Perugia, con il meglio della produzione internazionale documentaristica. 

Saranno circa 80 gli ospiti, tra registi, produttori e addetti ai lavori, provenienti da diverse parti del mondo, che faranno di Perugia la capitale italiana del documentario. Il concorso, “PerSo Award”, che prevede un montepremi di 8 mila euro, debutterà il 20 settembre alle 21.30, al Cinema Méliès, con “Spk Complex” di Gerd Kroske (Germania, 2018, 111’). Il film racconta la storia del dottor Wolfgang Huber e di un gruppo di pazienti che nel 1970 fondano il "Socialist Patient's Collective" a Heidelberg. Tra metodi controversi di terapia e questioni politiche, il conflitto con le autorità si intensifica e porta alla radicalizzazione dell'SPK. Il loro esperimento di terapia di gruppo si conclude con gli arresti: una storia di follia, percezione pubblica e violenza (in)evitabile.  “Il festival - spiega Giovanni Piperno, presidente di PerSo - si è ritagliato, nel giro di pochi anni, un posto importante nel panorama dei concorsi a livello internazionale. Non solo per i tanti titoli in programma, ma anche per le numerose attività collaterali quali laboratori, workshop, formazione per i giovani cineasti, finanziamento di nuove produzioni, incontri e in maniera particolare match con finanziatori e addetti di produzione”. Evento capace di coinvolgere un'intera città, comprese strutture, persone e pezzi di comunità non sempre integrate.  

In giuria, detenuti e richiedenti asilo. Fiore all'occhiello del festival sono la giuria composta dalle detenute e dai detenuti della Casa circondariale di Perugia-Capanne e quella formata dai richiedenti asilo. Nelle giurie ufficiali (quelle che assegnano i premi PerSo 2018) figurano Sérgio Tréfaut, cineasta brasiliano naturalizzato portoghese, vincitore del PerSo Film Festival 2017; Federica Di Giacomo, autrice di Liberami, Premio Orizzonti a Venezia 2016; Luciano Barisone, già direttore artistico del Festival dei Popoli e di Visions du Réel; Irene Dionisio, regista e direttrice artistica del Lovers Film Festival di Torino; Stefano Rulli, presidente della Fondazione La Città del Sole-Onlus, organizzatrice del Festival. Giovanni Piperno, presidente PerSo - Perugia Social Film Festival.  

Il premio Clara Sereni. Il festival prevede quest'anno anche un premio internazionale dedicato Clara Sereni, istituito da Fondazione Città del Sole Onlus e Regione Umbria: un premio speciale, trasversale alle categorie in e fuori concorso del Perugia Social Film Festival e destinato alle opere a tematica psichiatrica. Un premio in omaggio e in ricordo della grande scrittrice e intellettuale, scomparsa lo scorso 25 luglio, fondatrice della Fondazione La Città del Sole, realtà nata nel 1998 per costruire percorsi di vita per persone con disabilità psichica e mentale, che sarebbero altrimenti a forte rischio di istituzionalizzazione. Concorreranno i film Druzina (proiezione venerdì 21, ore 17.00, al Mélies), Rêver sous le capitalisme (venerdì 21, ore 19.30, al Méliès), Mon amour mon ami (domenica 23, ore 20.30, al Méliès), Esercizi di cattiveria (mercoledì 26, ore 17.30, allo Zenith).

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